domenica 3 luglio 2011

L'usura in Emilia Romagna e il silenzio di 8000 imprenditori

Un giro di estorsioni mascherato da società di recupero crediti, la Ises di Rimini, dietro cui si nascondeva un sodalizio fra personaggi legati a due clan camorristici, i Casalesi e i Vallefuoco.

E' quanto hanno ricostruito le indagini della Direzione distrettuale antimafia di Bologna.Per questo 8 persone sono state arrestate dalla Guardia di Finanza e dalla Polizia di Pesaro e Urbino nell'ambito dell'operazione 'Sant'Egidio'. Gli arresti sono avvenuti tra la Campania, la provincia di Rimini, quella di Modena e le Marche.

Marchigiano è l’imprenditore che ha denunciato tutto dopo essere stato intimidito e in un caso malmenato da chi voleva costringerlo a versare oltre 70.000 euro a un rappresentante di commercio nel settore dell'arredamento, anch'egli in manette. Il rappresentante vantava il credito dall'imprenditore e per rientrare della somma avrebbe chiesto a Francesco Vallefuoco e ai suoi esattori di recuperarlo.

Un quadro inquietante che si aggiunge al dato diffuso nelle scorse settimane da Sos impresa: sono 8.500 i commercianti vittime di usura in Emilia Romagna, ottava in Italia nella classifica delle regioni più usurate.

A Zarathustra l'avv. Davide Grassi, della rete legale di Sos impresa Emilia Romagna.


Ascolta la puntata andata in onda sabato 2 luglio alle 18,05, su Radio Italia anni '60 - Emilia Romagna.


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