domenica 19 settembre 2010

L'Italia e l'amico Gheddafi

La tenda beduina innalzata in via Nomentana, i 30 cavalli berberi, le gheddafine, i colpi di mitra sparati ad altezza d'uomo contro un peschereccio italiano. Governo dopo governo il nostro paese perdona tutto al dittatore libico Muammar Gheddafi. Fra le ragioni c'è sicuramente la dipendenza energetica dell'Italia nei confronti della Libia ma recentemente i rapporti si sono fatti più stretti. C'è stato il Trattato di Amicizia ma soprattutto gli acquisti di quote in Unicredit.

A Zarathustra Arturo Varvelli, ricercatore presso l’ISPI (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale) di Milano e autore di "L'Italia e l'ascesa di Gheddafi. La cacciata degli italiani, le armi e il petrolio".

Ascolta la puntata andata in onda sabato 18 settembre, alle 18,05, su Radio Italia anni '60 - Emilia Romagna.


Prima parte








Seconda parte






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