Non credo al boicottaggio delle Olimpiadi di Pechino. Del resto non ci crede neppure una personalità illuminata, saggia (ma anche astuta) come il Dalai Lama. Con la loro spiritualità nonviolenta i monaci buddisti sono gli unici in grado di rimettere in discussione il modello sociale autoritario su cui si fonda lo sviluppo dell’estremo oriente.
Spiritualità contro militarismo: l’abbiamo visto nell’autunno scorso in Birmania, lo vedremo ancora nelle due Coree oltre che in Cina. Un conflitto che riguarderà l’esistenza di un paio di miliardi di uomini finiti dentro la nuova fornace dell’economia mondiale. Moltitudini strappate alla povertà estrema, ma assoggettate a una disciplina che non tollereranno a lungo. Teniamoli d’occhio, quei monaci dalle tuniche color zafferano. Ho l’impressione che sconvolgeranno l’Asia.
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