martedì 19 febbraio 2008

Porcelli e ipocrisie


Foto di thedesignlanguage da flickr.comL'altra sera ad Annozero ho chiesto all'onorevole Dario Franceschini, numero due del Partito democratico, perchè non si fanno le primarie per decidere i candidati da sistemare nelle teste di lista delle varie circoscrizioni: cioè per far scegliere agli elettori, anzichè alle segreterie dei partiti, i deputati e i senatori che verranno automaticamente eletti in base alla legge incostituzionale "Porcellum".

Il Porcellum avrà tanti difetti, ma non quello di obbligare i partiti a nominare nelle segrete stanze i candidati, cioè gli eletti. Sta ai partiti decidere poi liberamente con quali criteri sceglierli. Ecco, perchè non li fanno scegliere a noi? Franceschini, molto cortesemente, ha risposto con una supercàzzola incomprensibile, dalla quale si poteva dedurre - a piecere - sia che si faranno le primarie perchè è giusto consultare gli elettori, sia che non si faranno le primarie perchè non c'è tempo. Ora vedo che Sergio Cofferati, che ben conosce i calendari e le tempistiche della politica, insiste per le primarie: segno che, volendo, si possono fare. Dubito che, se si facessero, prevarrebbero le solite vecchie muffe della partitocrazia, le loro mogli e i loro inquisiti e pregiudicati di fiducia. Ma attendo smentite: se dalle primarie uscissero muffe, mogli, amanti, portaborse, pregiudicati e inquisiti, allora ci rassegneremo allo slogan secondo cui "la politica è lo specchio del Paese".

Senza primarie, continuerò a pensare che il Paese è un po' meglio della sua classe politica.

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