Un viaggio da Milano a Stoccolma per portare a destinazione un gruppo di migranti provenienti dalla Siria, attraversando l'Europa "sotto travestimento".
E' la storia che racconta Io sto con la sposa il documentario ideato da Gabriele Del Grande, Antonio Augugliaro, e Khaled Soliman Al Nassiry.
Loro lo definiscono un atto di disobbedienza civile contro le politiche sull'immigrazione dell'Unione Europea, pensato da chi non sopporta più di assistere alle tragedie del mare che regolarmente si ripetono al largo di Lampedusa.
Adesso i tre potrebbero rischiare fino a 15 anni di carcere per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina ma a loro non sembra importare perchè, per portare a termine il lavoro, stanno raccogliendo fondi attraverso un progetto di crowdfunding (per donare: http://www.iostoconlasposa.com/) e vorrebbero iscrivere la loro opera al festival di Venezia.
Come hanno fatto questi tre trafficanti improvvisati a raggiungere illegalmente la Svezia partendo da Milano? Inscenando un corteo nuziale, contando in qualche modo sulla sensibilità delle autorità di frontiera. "D'altronde - si sono domandati - quale poliziotto chiederebbe mai i documenti a una sposa?".
A Zarathustra ne abbiamo parlato con uno dei tre autori, Antonio Augugliaro.
Ascolta la puntata andata in onda sabato 24 maggio alle 18,05, su Radio Italia anni '60 - Emilia Romagna.
Prima parte
Seconda parte
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